Altri servizi
Che cos’è la grafologia forense?
La Grafologia Forense comprende l’analisi tecnica e strumentale dei segni grafici per attribuire uno scritto a una persona specifica, come firme su assegni, testi anonimi o autografi famosi. Questo processo è cruciale in contesti giudiziali o legali, sia in cause civili che penali, nonché in situazioni stragiudiziali
Il metodo adottato si basa sull’analisi e sulla comparazione della grafia secondo la metodologia della scuola francese. Quest’approccio considera la scrittura in termini dinamici, valutando la sua capacità di cambiare nel tempo. La scrittura non è solo il risultato statico della morfologia delle lettere, ma si esamina il gesto grafico come un processo neuro-psicomotorio altamente individuale.
La Cassazione Penale, sez. V, 15852/1990, afferma: “Il metodo calligrafico è stato sostituito da quello grafologico, che studia la grafia non solo nel suo aspetto oggettivo, ma ne coglie anche l’evoluzione nel tempo, individuando differenze e somiglianze, nonché le caratteristiche peculiari che ne stabiliscono l’origine da un determinato soggetto.”
I servizi di Grafologia Forense:
- Parere verbale
- Parere Pro veritate
- Elaborato tecnico dettagliato (Perizia)
La consulenza tecnica o perizia grafologica ha valore di prova? La giurisprudenza, con riferimento al valore probatorio della consulenza, ha più volte affermato che la stessa ha fisiologicamente lo scopo di fornire un parere che sia di ausilio all’attività valutativa dell’organo giudicante sotto il profilo di quelle cognizioni tecniche che esso non possiede (c.d. consulenza deducente), tuttavia, può costituire essa stessa fonte oggettiva di prova, qualora, oltre che valutazione tecnica, costituisca accertamento di particolari situazioni di fatto (c.d. consulenza percipiente), rilevabili solo attraverso cognizioni tecniche e percepibili esclusivamente attraverso specifiche strumentazioni tecniche (ex multis: Cass., 12.2.2015,n. 2761; in tal senso si confronti anche: Cass.,S.U., 30.12.2011,n. 30175, cfr. Cass. 13 marzo 2009, n. 6155, Mass. Giur. it., 2009).
L’Open Source Intelligence (OSINT) rappresenta una risorsa fondamentale nell’era digitale. Questa disciplina investigativa sfrutta strumenti avanzati, software all’avanguardia e tecniche investigative per analizzare e interpretare una vasta gamma di dati pubblici disponibili online.
In un mondo in cui enormi quantità di informazioni vengono costantemente condivise su Internet – dai social network alle recensioni online – l’OSINT si è evoluto in un’efficace risorsa investigativa. Questi dati digitali possono rivelare dettagli preziosi a investigatori e analisti.
L’OSINT è versatile e applicabile in diversi settori:Analisi della Concorrenza:
- Le aziende possono utilizzare l’OSINT per monitorare attivamente le attività dei competitor e identificare tendenze di mercato.
- Investigazioni Legali: Gli avvocati e gli investigatori possono raccogliere prove cruciali dall’OSINT, supportando casi legali difensivi o preventivi.
- Gestione della Reputazione Online: Monitorare e gestire la reputazione online è essenziale per individui e aziende; l’OSINT offre gli strumenti necessari per farlo.
- Investigazioni Personali e Familiari: Nell’ambito matrimoniale o genitoriale, l’OSINT fornisce informazioni chiave per comprendere meglio determinate situazioni.
L’OSINT è una risorsa inestimabile per raccogliere informazioni cruciali e sfruttare al meglio i dati disponibili online.
La violenza di genere è un fenomeno purtroppo molto diffuso, soprattutto all’interno delle relazioni intime tra partner ed ex partner.
Per la valutazione del rischio, utilizziamo il protocollo scientificamente validato SARA – S e Surplus (Spousal Assault Risk Assessment) in cui siamo formati ed abilitati.
Il SARA-S (Versione Italiana, di A. C. Baldry, 2010) è uno strumento di valutazione professionale strutturata che fornisce un quadro esaustivo della pericolosità di un soggetto maltrattante, tale protocollo è stato inserito nelle buone prassi per quanto riguarda la valutazione dei criteri di rischio secondo l’orientamento della procura della corte di cassazione del 3 maggio 2023 in merito alla violenza di genere, inoltre al paragrafo 7.5 della delibera del 9 maggio 2018 del CSM si afferma che “Il magistrato requirente e quello giudicante debbono prestare un’attenzione prioritaria al rischio che le violenze subite dalla vittima si ripetano nel tempo e/o degenerino” oltre a riconoscere il SARA come lo strumento più accreditato per la valutazione del rischio.
Tale valutazione è un processo dinamico che cambia nel tempo, è in grado di prevedere se il maltrattante potrà essere:
- Recidivo in generale verso altre donne
- Recidivo all’interno della coppia in esame
- Rischio di ri-vittimizzazione della donna
Inoltre, valuta: - Il rischio presente (entro due mesi) e futuro
- La gravità del rischio (rischio grave o letale)
- Il rischio di escalation della violenza
- Il rischio di violenza su minori
Presupposto per la valutazione, è la ricostruzione storica della relazione, evidenziando i fattori di rischio e di vulnerabilità statici e dinamici, argomentando in modo autorevole, esaustivo e scientifico tutti i segnali, dinamiche e campanelli di allarme che vengono riscontrati.
Anche in campo minorile o civile può avere la sua efficacia nei casi di affidamento, oppure di richiesta di allontanamento dalla casa familiare.